Da quando Internet è entrato nelle nostre vite come spazio virtuale, dove è possibile dare vita a nuove
relazioni, si sono manifestati nuovi potenziali rischi, tra cui il cyber stalking. Si tratta della versione
online del reato di stalking e fa riferimento a quei comportamenti molesti e persecutori messi in atto
attraverso i nuovi mezzi di comunicazione (e-mail; messaggistica istantanea; social network; etc.).
Il cyber stalker approfitta dell’ “effetto cassa di risonanza” offerto dal web, per tormentare e denigrare la
vittima. La finalità è quella di indurre uno stato di costante ansia e paura nell’altro. Le offese, minacce,
insulti, ricatti, etc., possono minare seriamente il benessere psicologico della vittima, anche qualora il
cyber stalker esista “solo” nella realtà virtuale. Le ripercussioni sono però reali.
Il persecutore può essere sia uomo che donna, di qualsiasi età ed estrazione sociale.
La sicurezza sul web dipende soprattutto da chi lo utilizza: gli atti persecutori online si possono prevenire
attraverso l’utilizzo di qualche accorgimento tecnico e con la consapevolezza che deve sempre
accompagnare la navigazione nel web.
Nel caso in cui ci si renda conto che la relazione, ancorché virtuale, si stia trasformando in un assillo, è
bene interrompere immediatamente ogni comunicazione, senza vergognarsi di chiedere aiuto.